Influenza australiana: secondo il bollettino Influnet dell’Istituto superiore di sanità (Iss) dal 26 dicembre 2022 al 1° gennaio 2023 “l’incidenza è pari a 12,2 casi per mille assistiti (13,7 nella settimana precedente). Sono circa 719mila i contagi registrati, per un totale di circa 6.850.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza”.
Cosa è l’influenza australiana
L’influenza australiana è una malattia respiratoria causata dai virus influenzali, che manifesta annualmente prevalentemente nei mesi della stagione invernale.
Nel primo bollettino Influnet del 2023, relativo al monitoraggio delle infezioni influenzali e pubblicato in data 6 gennaio la curva dei contagi ha confermato il trend discendente delle scorse settimane.
I sintomi e periodo incubazione
I sintomi dell’influenza 2022-2023 prevedono una combinazione variabile di febbre alta improvvisa, tosse secca, mal di testa, stanchezza e debolezza, dolori muscolari e articolari, diarrea, nausea e vomito, mal di gola, naso congestionato e starnuti e altri sintomi.
Oltre ai sintomi appena descritti, può verificarsi un sostanziale aumento di secrezioni nasali, lacrimazione e bruciore agli occhi che tendono a sfumare nel giro di 5-7 giorni al massimo.
Il periodo che intercorre tra il contagio e le prime manifestazioni risulta essere variabile da uno a quattro giorni, mentre la durata è al massimo di 7 giorni per gli adulti e fino a 10 per i bambini.
Un ulteriore aspetto molto importante riguarda l’alimentazione. In particolare, quando si contrae l’influenza bisogna mantenere una corretta idratazione, attraverso il consumo di acqua e brodo di verdura o di pollo e diminuire l’assunzione di zuccheri e di bevande a base di caffeina come tè, caffè, bevande energetiche causa del loro effetto diuretico.